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Quando si mettono a punto pratiche agricole è importante controllare gli infestanti, ma anche limitare i danni all'uomo e all'ambiente.
Una via è il controllo biologico conservativo, che salvaguarda gli equilibri naturali e aumenta l'efficacia dei predatori già presenti negli agroecosistemi.
Ricordiamo tutti l'arrivo della cinice asiatica nel 2012 soprattutto perché da noi non ha antagonisti naturali. In una ricerca condotta con Lara Maistrello dell'università di Modena-Reggio Emilia è emerso che la formica Crematogaster scutellaris attacca con successo gli stati giovanili della cimice, diventando un importante strumento per limitarne la diffusione.
In agricoltura le formiche sono state combattute a causa della loro "collaborazione" con cocciniglie e afidi. In realtà sono solo alcune specie quelle che si alleano con queste infestanti, mentre ne esistono molte altre utili per l'agricoltura.
Ma quali sono i benefici?
I benefici in sintesi sono:
- rimaneggiamento e areazione del suolo
- arricchimento del suolo di materia organica
- alterazione dell'acidità del terreno favorendo la crescita di alcune piante piuttosto che di altre
- funzionano come bioindicatori delle alterazioni ambientali e della qualità dell'ambiente
- smaltiscono i rifiuti
- ricostruiscono gli ambienti degradati
Questo e molto altro viene descritto nel libro Il formicaio intelligente di Donato A Grasso, edito da Zanichelli, un libro alla portata di tutti, dove si trovano informazioni già note, ma altre del tutto inedite come l'utilità delle formiche per la medicina e l'agricoltura.
A proposito. Lo sapevate che le formiche fanno parte della stessa famiglia delle api? No? Allora dovete assolutamente leggere questo libro.
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