Con l'arrivo dell'estate, tornano i tonni nel nostro mare e tornano articoli che parlano della cattiva conservazione di questi pesci.
Esistono sindromi che prendono il nome dell'organo colpito (sindrome dell'ovaio policistico), dal loro scopritore (sindrome di Korsakoff), ma ce n'è una che prende il nome da un pesce: lo sgombro!
Innanzitutto, cos'è una sindrome?
Una sindrome è un insieme di sintomi, che segnala la presenza di una o più patologie. E' un termine generico che viene accompagnato da altri termine che specificano la sede dove si verificano i sintomi (ovaio), o la manifestazione più evidente (tante ciste), o la causa.
Perché questa sindrome è stata abbinata ad un pesce?
I sintomi compaiono poco dopo aver mangiato pesci contenenti elevati livelli di istamina, come risultato della decomposizione di un aminoacido chiamato istidina dovuto ad attacco batterico. L'istidina si trova nei pesci appartenenti alle famiglie degli Scombridae e Scomberascidae: tonno, sarde, sardine, acciughe e sgombro appunto.
Come si manifesta?
Si manifesta come una risposta allergica, ma invece di provocare mal di pancia e nausea, causa mal di testa, affanno, tachicardia e prurito, causato da un eritema su collo e volto. I sintomi compaiono dopo qualche minuto fino a 2 o 3 ore dopo l'ingestione.
La causa di questi sintomi non è però un'allergia, ma un'intossicazione alimentare, non si deve essere quindi allergici ad una sostanza per venirne colpiti, può succedere a chiunque.
C'è da considerare che l'istamina è normalmente presente nel corpo umano ed è importante nella regolazione del sistema immunitario.
Cosa fa si che il pesce causi questa intossicazione?
Prima di tutto la causa è la cattiva conservazione del prodotto ittico non alle giuste temperature.
A casa dobbiamo fare attenzione a non provocare noi la decomposizione dell'istidina, rispettando la catena del freddo e non ricongelando prodotti ittici scongelati.
La cottura o il freddo distruggono l'istamina?
Una volta che l'istamina si è sviluppata in grande quantità non è possibile distruggerla, nè abbattendo il pesce, nè cuocendolo.
Luigina Pugno