venerdì 13 dicembre 2019

LA TRANSUMANZA DIVENTA PATRIMONIO CULTURALE IMMATERIALE DELL'UMANITA'

Fonte: pixabay


Forse qualcuno ricorderà di averla studiata sui libri di scuola quando si parlava dell'antica usanza di spostare le greggi dall'Abruzzo verso il tavoliere.
La transumanza è la migrazione (accompagnata) del bestiame dalla pianura agli alpeggi e viceversa.
Talvolta avviene nella stessa regione e in zone limitrofe all'allevamento, talvolta riguarda l'attraversamento di almeno due regioni.
Durante questi spostamenti vengono percorse le vie naturali dei tratturi: un largo sentiero erbose originatosi dal passaggio del bestiame.

L'allevamento intensivo ha quasi fatto morire questa pratica, che ancora resiste e, secondo l'Unesco, necessita di essere protetta. 

Ecco perché è stata dichiarata patrimonio culturale immateriale dell'umanità.

Il patrimonio di conoscenze dei pastori su: allevamento sotenibile, clima, sentieri è inestimabile e insostituibile.

Questa pratica permette agli animali di cibarsi di foraggio fresco dalla primavera all'autunno e ciò ha conseguenze sulle caratteristiche organolettica del latte e dei suoi derivati, nonché sulla salute delle greggi e degli armenti.

Oggi è possibile partecipare alla transumanza come spettatori in feste locali, che la celebrano, come la Festa della transumanza e della patata di montagna, che si svolge a inizio ottobre ad Usseglio in provincia di Torino.

Questa festa celebra i 100 giorni di lavoro in alta quota dei pastori per produrre la Toma di Lanzo d'Alpeggio, formaggio tipico piemontese.

Luigina Pugno

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