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In città, ma soprattutto fuori, un'altra cosa ci colpì: l'assenza si insetti! Ma degli insetti parleremo un'altra volta, ora ci interessa: come risparmiare acqua in un pianeta sempre più caldo.
In questo video potete vedere come, con un semplice trucchetto, la nostra famiglia composta da 3 persone riesca a consumare 50 mq d'acqua l'anno.
L’agricoltura di precisione fornisce a ogni coltura
solo l’acqua di cui necessita minimizzando gli sprechi. Gli irrigatori a goccia
permetto di sfruttare fino al 90% dell’acqua utilizzata, se invece irrighiamo
usando solchi possiamo fruttare al massimo il 60% dell’acqua, ma ancora meglio
sarebbe utilizzare la subirrigazione attraverso tubi interrati là dove c’è
bassa rotazione colturale. La subirrigazione ha un’efficienza del 95%, perché
porta l’acqua direttamente all’apparato radicale senza evaporazioni e
dispersioni.
Come c’entra la tecnologia in tutto ciò?
Si possono usare piattaforme dedicate per decidere
se e quanto irrigare. Una di queste piattaforme è Irriframe. Questa piattaforma
è gratuita, personalizzabile e connessa col telefono dell’agricoltore per
aggiornarlo sulle necessità idriche dei suoi campi.
Ma esistono anche droni con rilevatori a infrarossi,
che rilevano se la pianta è in stress idrico, cioè se sta consumando più acqua
di quella che assorbe. Con i droni si arriva a risparmiare il 25% dell’acqua
senza intaccare la produttività.
Esiste anche il sistema Agrowetlands che misura
parametri meteorologici, umidità e salinità del terreno e delle falde per
informare gli agricoltori per aiutarli a decide come, quanto e quando irrigare.
Gli eventi climatici avversi sono sempre più
frequenti per questo diventa fondamentale farsi aiutare dalla tecnologia e far
evolvere l’agricoltura da 3.0 a 4.0.
Per saperne di più vi invito a leggere il libro di
Mauro Mandrioli, edito da Zanichelli, Nove miliardi a tavola. Un libro di divulgazione
scientifica di rara chiarezza e inaspettatamente appassionante. Se potessi
dargli un voto, sarebbe 10 e lode.
In questo libro troverete anche informazioni sui filamenti
biocompostabili per misurare i parametri necessari per farci conoscere
la salute della pianta e le sue necessità, su come Conserve italiane sia
riuscita a prelevare solo il 10% dell’acqua che le serviva, ma anche tanto
altro su soluzioni smart per parassiti,
infestanti e fertilizzanti, e sulle città sempre più “agricole” e davvero a km
0!
Dr.ssa Luigina Pugno