lunedì 8 marzo 2021

L'AGRICOLTURA ITALIANA E' SEMPRE PIU' AL FEMMINILE

Fonte: PicsArt free to edit
Oggi è la Festa della donna e dal libro di Mauro Mandrioli Nove miliardi a Tavola, ed Zanichelli arriva una riflessione sulle donne e il lavoro.

Presto saremo in Nove miliardi a tavola. Nove miliardi di persone da sfamare. Possiamo riuscirci con l'agricoltura 4.0, anche chiamata agricoltura di precisione.

L'agricoltura 4.0 utilizza la tecnologia per migliorare le rese, irrigare in modo preciso e senza sprechi, dare fertilizzanti ed antiparassitari mirati e non "a pioggia", eliminare le erbacce con un uso ridottissimo di erbicidi.

Sarò tutto ciò a permettere di mangiare tutti e senza uccidere il pianeta in cui viviamo.

Questo tipo di agricoltura si sta facendo sempre più strada, ma non alla velocità con cui va il sovrappopolamento.

Come scrive Mandrioli: "la malattia più grave dell'agricoltura non dipende da virus, batteri, o funghi: è culturale. Sto parlando del rifiuto di accettare le innovazioni".

L'agricoltura è considerata un settore al maschile se pensata in Europa, o Nord America, mentre se pensiamo all'Asia le immagini che si creano nella nostra mente sono di donne chine nelle risaie, sui cespugli delle piante del tè ecc.

Negli ultimi anni sempre più giovani sono tornati all'agricoltura e molte sono donne.

Il 20% delle imprese agricole italiane è gestito da donne e le donne sono più attente all'innovazione tecnologica ed imprenditoriale, nonché alla sostenibilità ambientale.

Oltre a produrre si occupano anche di gestione agrituristica e di attività educative in fattoria.

Le donne in agricoltura producono ben il 30% del PIL italiano.

Il nostro Paese non è in cima alla classifica, che è guidata da Lettonia e Lituania, ma nemmeno in coda, dove troviamo Germania, Danimarca e Olanda che hanno solo il 10% di imprese agricole al femminile.

L'ONU si sta impegnando per far crescere le imprese agricole femminile nei paesi in via di sviluppo attraverso il Rural women's economic empowerment.

Questo progetto di aumento dell'imprenditoria femminile è molto importante, perché ridurrebbe le differenze di genere, aumenterebbe la disponibilità economica e quindi l'accesso a istruzione e sanità.



Dr.ssa Luigina Pugno



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