martedì 10 ottobre 2017

ECCO COME PRODURRE BIOPLASTICHE CON LE MOSCHE SOLDATO

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"ValoriBio" è un progetto di valorizzazione di rifiuti organici mediante insetti. L'obiettivo è utilizzare insetti per produrre biomateriali per usi agricoli. Tali materiali non sono solo biodegradabili e quindi non costituiscono un "rifiuto" nel senso di costo, ma diventano ulteriormente "risorsa" in quanto rilasciano sostanze nutritive nel terreno. Si tratta, in buona sostanza, di un passo avanti verso il concetto di "economia circolare", che ha come fine ultimo quello di preservare l'ambiente in cui viviamo. Che è anche l'unico posto in cui - attualmente - possiamo abitare.

A capo del progetto ValoriBio c'è l'Università di Modena e Reggio Emilia. I risultati preliminari del lavoro svolto dal Centro Biogest-Siteia di Unimore insieme ad altri partner verranno illustrati, ad imprese e cittadini, in un workshop giovedì 12 ottobre 2017 alle 15:00 presso il Tecnopolo (Piazzale Europa 1) di Reggio Emilia.

Il titolo del workshop è "Valorizzazione di rifiuti organici mediante insetti per l'ottenimento di biomateriali per usi agricoli". E' già stato realizzato - ed è il primo in assoluto in Italia - un impianto pilota ad elevata automazione per l’allevamento delle mosche soldato. Questi insetti possono lavorare al servizio del settore agroalimentare, producendo bioplastiche e compost di elevata qualità.
Mosca Soldato: le sue larve possono trasformare rifiuti
organici in biomassa utile

“Protagonisti di questo progetto - afferma la dott.ssa Lara Maistrello, docente Unimore coordinatrice del progetto - sono insetti non infestanti, le “mosche soldato” Hermetia illucens, le cui larve sono in grado di convertire in modo rapido ed efficiente grandi quantità di rifiuti organici in una biomassa ricca in proteine e grassi, utilizzabile per vari scopi. In ValoriBio, dalle proteine verranno ricavate bioplastiche innovative da usare per scopi agricoli, come ad es. i teli di pacciamatura, che oltre a svolgere la loro funzione primaria, agiranno come fertilizzanti a lento rilascio liberando azoto durante la decomposizione. Peraltro, anche il residuo non assimilato dalle larve è utile per fini agronomici, trattandosi di un compost di alta qualità".

L’occasione del workshop sarà utile per mettere a confronto imprese del settore agroalimentare, produttori di bioplastiche, esperti ambientali e consulenti per la gestione e il trattamento dei rifiuti, così come cittadini curiosi e sensibili ai temi dell'innovazione e della sostenibilità ambientale.

La partecipazione all’iniziativa è gratuita, previa registrazione su questa pagina.

Ufficio Stampa Unimore

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