lunedì 2 ottobre 2017

LE PAURE ALIMENTARI

Come si è evidenziato al Festival del giornalismo alimentare 2017 le paure per l'alimentazione sono andate via via incrementandosi.
Non ci hanno sterminato le guerre, le pandemie e il nucleare, ma lo farà l'alimentazione?
In effetti sono in aumento i miti riguardanti l'alimentazione. L'idea di fondo è che il cibo viene visto come strumento di cura, ma anche come portatore di qualcosa di velenoso, tossico, che ci eliminerà. Insomma ci stiamo autoavvelenando con cibi non naturali e con dei Frankenstein (OGM). La conseguenza è che compriamo il cibo per quello che non c'è: senza olio di palma, senza glutine, senza sale, senza zucchero, senza lattosio e, come ci ricorda la Colussi nella sua recente pubblicità, con farine poco raffinate, facendoci auspicare che in futuro le farine saranno senza raffinazione

Il 6-7-8 aprile 2018 a Roma la scienza indagherà
il rapporto fra alimentazione e salute
Queste paure hanno avuto una recente impennata, ma il tema dell'avvelenamento alimentare è vecchio quanto l'uomo. Partendo dall'avvelenamento tramite la segale, che causava il Fuoco di Sant'Antonio; passando per le storie dei Borgia fino alle storie di donne che per liberarsi dei mariti-padroni, in mancanza del divorzio, li avvelenavano (queste storie vengono ricordate nel Giardino Botanico delle piante velenose di Guimar - isola di Tenerife).

Mentre la storia dei cibo deprivato è cominciata negli anni '50 con il caffè decaffeinato.

Quando non esiste una comprovata e reale necessità sanitaria, il cibo deprivato è solo un prodotto di marketing, per gli esseri umani che si sentono minacciati da quello che c'è. Il "cibo senza" diventa anche un segno distintivo per chi lo consuma, che attraverso questa scelta acquisisce lo status di chi sa, e si pone quindi ad un livello superiore rispetto agli altri, che non sanno che quel cibo fa male e che quindi non sanno scegliere in modo adeguato.

31 relatori al #CNMP2018
Ecco che, paradossalmente, gli alimenti ci fanno ammalare proprio quando l'aspettativa di vita è andata sempre più aumentando.

Purtroppo, tra chi sceglie di mangiare senza, oppure di non mangiare certi alimenti come i vegani, c'è chi lo fa non per necessità medica, ma ahi noi, perché vittima della pseudoscienza alimentare. E proprio la pseudoscienza alimentare sarà il tema del prossimo convegno della C1V Edizioni, programmato per il 6-7-8 aprile 2018 a Roma. In quei tre giorni 31 relatori porteranno sul palco la scienza, per fare chiarezza sul tema della salute e dell'alimentazione ed acquisire degli strumenti di difesa dalle bufale, che riempiono quotidianamente le bacheche dei social network.

Luigina Pugno
Coautrice del libro "La pizza al microscopio"

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