Sara Casiraghi |
Quest’anno sotto la lente d’ingrandimento della filosofia finiranno tematiche di estrema attualità: dalla cosiddetta “post verità”, cioè la verità di comodo che innesca le bufale sul cibo, alla nascita delle culture alimentari in base a ragioni ambientali, religiose, contaminazioni sociali, scoperte scientifiche e tecnologiche. Culture del cibo che nascono anche oggi, nel nuovo ecosistema urbano della modernità. Fino al “dogma” della longevità, uno dei principali argomenti del marketing alimentare e del mondo della nutraceutica.
A sviscerare i temi e a confrontarsi sulle diverse visioni, saranno personaggi di spicco nei campi della filosofia, della storia, della psicoanalisi e delle scienze nutritive, moderati da giornalisti culturali.
Così come nelle precedenti edizioni, il format di Pensare il Cibo prevede, per ogni appuntamento, un’originale ouverture musicale, grazie alla collaborazione con Pequeñas Huellas, progetto internazionale che promuove la nascita di orchestre e cori di giovani e che persegue finalità di promozione sociale e dei valori della fratellanza.
"Pensare il cibo" edizione 2016: ouverture musicale |
Pensare il Cibo ha ricevuto il patrocinio della Regione Piemonte e della Città di Torino.
E’ sponsorizzato da Nova Coop e da Fior Food.
Qui trovate il programma. Occorre prenotarsi scrivendo a info@pensareilcibo.it
Ufficio Stampa Pensare il Cibo: Spazi Inclusi (www.spazi-inclusi.it)
Stefano Bosco - Tel.338.9321089 - stefano.bosco@email.it
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