Questo 2016 ha visto il consolidamento di un nuovo regime alimentare: il veganismo, che è riuscito a superare e quasi a farci dimenticare l'esistenza dei vegetariani.
Di regimi alimentari, diete, abitudini, stili ce ne sono diversi.
I primi a cominciare il cambiamento nell'era moderna sono stati i vegetariani, a cui si sono aggiunti i vegani e i fruttaliani, che scelgono diete senza un certo alimento pur non avendo una necessità medica per farlo; e poi ci sono coloro che si privano di un alimento per non assumerne una sua componente (lattosio, glutine, sale, zuccheri aggiunti o zuccheri in generale), senza una condizione medica che lo renda necessario.
In questo scenario sempre più complesso e, diciamolo, un po' confuso, sono in arrivo i flexitariani: ovvero coloro che continuano ad essere onnivori, ma non quotidianamente. Dopo il venerdì pesce, sono in arrivo i lunedì niente carne. Oppure solo carne il fine settimana (come ha cominciato a fare un mio paziente dopo aver scoperto di avere carenze vitaminiche causate dalla sua dieta vegetariana).
Sicuramente è di dominio pubblico che un minor contenuto di carne (per intenderci il consumo corretto dovrebbe essere di alcune volte a settimana, alternata a pesce, uova, legumi), in particolare rossa, giova alla salute.
Dopo le battaglie che vedono da una parte gli onnivori e dall'altra i vegetariani/vegani, i flexitariani sembrano andare verso il compromesso tra i due fronti.
Luigina Pugno
P.s. ricordo qui che il "venerdì pesce" era stato introdotto nel Medioevo dalla dieta quaresimale, che proibiva il consumo di carne i venerdì della quaresima. I cristiani dell'epoca avevano quindi sostituito la carne con il pesce.
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