venerdì 17 marzo 2017

IL GUSTO DEGLI ALTRI

Dopo La foresta ti ha, storia di una iniziazione (che ho letto e consiglio), è tornato in libreria l'antropologo Luis Devin, con un libro intitolato Ai confini del gusto: viaggio straordinario fra i cibi più insoliti del pianeta.

I capitoli sono suddivisi in tematiche alimentari: insetti e invertebrati, pesci, rettili e uccelli, mammiferi, frutta, dolci e bevande. Passa in rassegna cibi e bevande di tutto il mondo, che vengono considerati "schifosi" da chi non appartiene ad un certo contesto culturale.
Non crediate che gli italiani siano esenti. Casu marzu, ovvero formaggio coi vermi; lumache; sanguinaccio (sangue di maiale); cresta del gallo; zampe di gallina; orecchio del maiale ecc..
Cibi che generano senso di schifo e domande stupite del tipo "ma come fai a mangiare l'orecchio del maiale?".
Poi scorrendo l'indice ti chiedi se davvero possa esistere un pesce schifoso. Ebbene sì, esistono, ma non sono i pesci ad essere schifosi, quanto le preparazioni: squalo putrefatto (un colpo per chi ha sempre pensato che i cibi andati a male fossero immangiabili), oppure merluzzo marinato nella lisciva. Anche la frutta può avere un odore immondo, mi sto riferendo al duran. I gelati non sono esenti da esclamazioni del tipo: "ma dai, come si fa a mangiare un gelato all'aglio!", riferendosi ai gelati gastronomici sempre più diffusi (potete leggere un articolo sul gelato gastronomico qui).

Il bello di questo libro è che finalmente ha soddisfatto la mia curiosità su tutto il processo culinario: dalla caccia, alla preparazione prima della cottura, alle tecniche di cottura, al gusto e alla consistenza. Così quando sarà possibile mangiare insetti anche da noi avrò già delle ricette!
Soprattutto ci si rende conto che l'attribuzione dell'etichetta di cibo schifoso è una costruzione culturale, perché se nessuno mi dicesse che in quel dolce c'è la camola del miele (che è un insetto), non me ne accorgerei mai!!!

Oltre a tutto ciò, questo libro ha anche un'altra importantissima virtù. A parer mio la capacità di scrittura di Devin colma la carenza lessicale nel descrivere, parlare e raccontare il cibo, che ritroviamo in molti blogger e critici gastronomici (potete leggere un articolo sul questo tema qui). Riporto un esempio estrapolato dal libro:
"Avventurarsi nel mondo dei gelati riserva sorprese anche al gastronauta più scafato. E' un universo di rivelazioni sensoriali sempre nuove, di esperienze inaspettate, di fresche epifanie, non solo per la bocca, ma anche per la mente. La sola lettura delle ricette [...] richiede uno sforzo intellettivo [...] per espandere a oltranza il concetto stesso di gelato, per riconfigurarne la categoria gastronomica senza farla deflagrare".

Molti blogger di cucina, critici ed esperti del gusto dovrebbero leggere questo libro e prendere ispirazione.

Luigina Pugno
Cofondatrice del blog "Cibo al microscopio"
Coautrice del libro "La pizza al microscopio"
Science writer e redattrice scientifica per Gravità Zero

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