venerdì 24 febbraio 2017

FINALMENTE UNA DIETA CHE FUNZIONA (parte 1)

Se non sbaglio era il 2010 quando cominciò a spopolare la dieta Dukan e da allora si sono susseguite altre diete di successo....per chi le ha scritte...ovviamente.

Sappiate che leggere questo articolo per intero (parti 1 e 2) vi farà perdere 4 chilocalorie.

Ora vediamone alcune insieme.

La dieta Dukan
Dott. Dukan
La dieta Dukan in sintesi è una dieta fortemente sbilanciata verso le proteine. Prevede una fase di attacco in cui si mangiano solo proteine, una fase di alternanza in cui si aggiungono le verdure e una fase di mantenimento dove si reintroducono gli altri alimenti.

Cosa si rischia seguendo questa dieta? Non prevedendo un'alimentazione varia si rischiano: carenze vitaminiche, costipazione, aumento del colesterolo e chetosi. Chi intende seguirla deve essere sicuramente sano prima di cominciarla, fare esami del sangue durante la dieta e bere molto.

Chi è Pierre Dukan? E' un medico neurologo francese, non un nutrizionista. Un giorno un suo paziente gli ha chiesto di farlo dimagrire con una dieta a base di carne. Il signore ha perso 5 kg in 5 giorni e il dott. Dukan ci ha scritto un libro di successo. Nel 2012 si è autoradiato dall'albo dei medici in seguito alle denunce fattegli e nel 2013 è stato condannato dal tribunale francese per aver prescritto ad una paziente un soppressore dell'appetito, che le ha causato una grave insufficienza valvolare.

La dieta Lemme
Dott. Lemme
Simile alla dieta Dukan e l'attuale dieta del dott. Lemme. La dieta Lemme viene proposta come filosofia alimentare e prevede il consumo di carboidrati e proteine a volontà, ma in orari precisi, escludendo qualunque zucchero, sale o altro alimento. Si divide in due fasi: quella dimagrante e quella di mantenimento. La differenza importante è che non si devono guardare le calorie degli alimenti, ma il loro indice glicemico.

Cosa si rischia seguendo questa dieta? I rischi sono quelli della dieta Dukan a cui possiamo aggiungere problemi di pressione, debolezza, svenimenti dati dalla mancanza di zuccheri e, se seguita come nuovo stile alimentare, tutte le patologie date dalla carenza di sale.

Chi è Alberico Lemme? Anche lui non è un medico nutrizionista, ma un farmacista, convintissimo che le verdure facciano ingrassare perché gli elefanti non sono magri. A quanto pare non conosce la differenza tra grosso e grasso ed ignora l'esistenza di tutti gli altri erbivori. Non essendo un nutrizionista non propone una dieta, ma una filosofia, infatti lui non ha pazienti, ma cadetti.
Ecco un interessante articolo di Dario Bressanini dove si nomina la bufala dell'indice glicemico. (Il suo articolo specifico sulla bufala dell'indice glicemico lo trovate sulla rivista Le scienze).

Dieta dei gruppi sanguigni del dott. Mozzi
Questa dieta esisteva già prima del dott. Mozzi, in quanto è stata promossa da un naturopata americano: Peter D'adamo e ripresa in Italia da diverse figure. Devo spendere qualche parola in più.
D'adamo parte dal presupposto che essendosi creati diversi gruppi sanguigni durante l'evoluzione dell'uomo in seguito ai cambiamenti alimentari, quindi a seconda di quale era l'alimentazione nel periodo in cui si è creato il proprio gruppo sanguigno la si dovrebbe mantenere ancora oggi, compreso il tipo di attività fisica.
Dott Mozzi
Secondo D'Adamo in alcuni alimenti sono contenute particolari proteine, chiamate lectine, in grado di influenzare in modo diverso i vari gruppi sanguigni (A, B, AB e 0). Ogni persona, in relazione al suo gruppo sanguigno, si dimostra intollerante nei confronti di alcune lectine, assumerle sarebbe come farsi una piccola trasfusione col sangue sbagliato e ciò porterebbe a sviluppare intolleranze alimentari. Sempre secondo D'adamo l'impennata di intolleranze alimentari sarebbe dovuto a ciò.
alla luce di quanto afferma D'adamo, se pensiamo che l'ultimo gruppo sanguigno (AB) ha fatto la sua comparsa circa 1000 anni fa, possiamo affermare che da circa mille anni non sono più avvenuti cambiamenti alimentari tali da far creare un nuovo gruppo sanguigno, quindi son circa 1000 anni che mangiamo più o meno nello stesso modo. Anzi no, dal secondo dopo guerra consumiamo molta più carne e zuccheri semplici, quindi le intolleranze son dovute all'aumento del consumo di tali alimenti, quindi le lectine fan male. Ma allora perché il gruppo 0 dovrebbe più che altro mangiar carne e quindi strafarsi di lectine? Vabbè ho capito, la teoria non sta in piedi e sul sito della dieta dei gruppi sanguigni non ho trovato nulla che mi facesse sparire i dubbi.
i
Tratto da http://www.my-personaltrainer.it/dieta/dieta-gruppo-sanguigno.html.
Inoltre ho chiesto ad un medico se avere gruppi sanguigni diversi porta a delle differenze di qualche genere tra gli individui e la risposta è stata: "Assolutamente no. Solo durante il parto se madre e figlio hanno gruppi sanguigni incompatibili, e c'è un contatto tra i due sangui, allora potrebbero esserci delle difficoltà".

Cosa si rischia seguendo questa dieta? Difficile dare una risposta. Direi quello che si rischia avendo una dieta sbilanciata verso i carboidrati, o verso le proteine. Si insomma, delle carenze.

Chi è il dott Mozzi? Ho scavato su internet, ma non ci è dato saperlo. Da quello che dichiara lui, e solo lui, è un laureato in medicina. Nessuna specializzazione. Nessun curriculum. Tra la laurea e la pubblicazione del libro sulla dieta del gruppo sanguigno non si sa cos'abbia fatto.

Prosegui la lettura della parte 2 qui

Luigina Pugno

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